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CORALLO |
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La principale scoperta è la varietà Corallo che, oltre alla sua assoluta eccellenza decorativa, ben si abbina con qualsiasi tipo di fiore e fronda nei bouquets e nelle composizioni artistiche; possiede ottime doti di conservazione.
A livello di coltivazione, sono proposte tecniche di allevamento tali che permettono di produrre molte tipologie di prodotto nell’ambito della varietà stessa che, di volta in volta, innovano o assecondano le richieste del mercato, sia quello di alta gamma che dei supermercati (GDO).
Non dimentichiamo che la varietà Corallo nel 2005 ha raggiunto quotazioni di € 2,80 a stelo, anche se per particolari lunghezze che, comunque, non rappresentano un’eccezione, ma un importante mercato di nicchia molto esigente. |
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ZAFFIRO |
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Una selezione della nota rosa canina che però ha la caratteristica di base delle altre selezioni e cioè quella di non far cadere le bacche a seguito di shock meccanici. Il suo valore decorativo è sottolineato dal fatto che può essere utilizzata con successo in varie tonalità e fasi di maturazione:
verde intenso - verde giallo fluorescente - giallo/arancio
arancione - rosso brillante.
Poichè gli steli di questa varietà raggiungono facilmente 1,50 metri di lunghezza, sono adatti per addobbi di cerimonie ed eventi spettacolari, ma sanno far bella figura anche in utilizzi floreali classici, o realizzando strutture di fantasia, come ad esempio l’addobbo di una chiesa o del tavolo da pranzo. La varietà Zaffiro ha una notevole scalarità di produzione che, per il momento, non è eguagliata da nessun’altra varietà concorrente; la tecnica di coltura è semplice e poco costosa. |
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RUBINO |
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E’ una varietà di grande produttività e molto versatile nella conduzione della coltivazione, tanto da essere meccanizzabile, sia in coltura che nelle fasi di lavorazione per la confezione finale dei mazzi.
La forma della sua bacca stacca dal resto dei fiori utilizzati nei bouquets e si presta a realizzare forme geometriche di fantasia con oggetti singolari e simpatici.
La varietà Rubino è quella che più si avvicina al concetto di fiore tradizionale: cioè con il classico stelo e fiori a capolino, ma si può utilizzare come fronda con copiose bacche eseguendo adeguate potature.
Può essere utile coltivarla in terreni pendenti, in quanto il suo apparato radicale è talmente fitto e profondo che trattiene facilmente i pendii dei terreni. |
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